Firenze, 9 febbraio 2022
Appello del FAIT alla Regione Toscana sulla Cooperazione Internazionale
Il Forum Attività Internazionali della Toscana (FAIT) esprime profonda preoccupazione per la scelta compiuta dalla Regione di considerare l’inserimento nei propri bilanci di risorse destinate alla Cooperazione Internazionale in maniera marginale.
Nonostante l’impegno e la disponibilità sempre dimostrata dall’assessora Serena Spinelli, la scelta di non dare continuità al sostegno del lavoro che numerosi soggetti toscani stanno portando avanti con importanti progetti e partenariati attivati con vari Paesi dell’Africa e del bacino del Mediterraneo, ci lascia sconcertati.
Un lavoro straordinario, coerente con la realtà di una Regione aperta al mondo, solidale e consapevole del suo ruolo internazionale, impegnata a sostenere le politiche dell’Agenda 2030 e gli obiettivi di sviluppo sostenibili, promossi dalle Organizzazioni Internazionali, dall’Unione Europea e dal MAECI.
La pandemia ha dimostrato con estrema chiarezza quanto ci sia ancora più bisogno di tutto questo: scelte etiche e sociali, tutela degli interessi vitali, economici, sociali e sanitari dei cittadini toscani sono inscindibilmente legati e interdipendenti. “Un Paese che non coopera è destinato al declino, mentre un Paese che coopera, cresce”.
In questa fase ricca di sfide e di opportunità, la Toscana può contribuire a disegnare, attraverso le risorse del PNRR e del Piano nazionale per la sostenibilità, una transizione giusta verso un nuovo modello di sviluppo.
Considerando peraltro che la Regione Toscana in materia di cooperazione internazionale, sulla base di una lunga tradizione politica e culturale, ha da sempre acquisito ruoli di vera e propria leadership a livello internazionale capace di promuovere e costruire relazioni e partenariati tra Regioni a livello europeo e tra territori del Nord e del Sud del mondo. Pensiamo al coinvolgimento attivo di centinaia di attori pubblici e privati, del terzo settore e delle organizzazioni dei migranti, che è diventato un riferimento dal quale hanno preso ispirazione sia direttive europee che la nuova normativa italiana sulla Cooperazione. Pensiamo alla capacità di costruire partenariati e reti territoriali tra le varie comunità. Pensiamo al ruolo svolto a livello internazionale nelle battaglie per i diritti delle donne, dei bambini e di ogni minoranza, contro ogni oppressione. E tutto questo in efficace sinergia con le politiche di inclusione, integrazione e diritti dei migranti. Un sistema quello toscano ricco e capillare, che rappresenta un grande patrimonio in termini di competenze, conoscenze ed esperienze utili per il presente ed il futuro della nostra Regione.
Il Forum delle Attività Internazionali della Toscana, come manifestato più volte nei mesi scorsi, è a disposizione per riprendere questo lavoro assieme a tutto il sistema toscano della Cooperazione Internazionale, ma vuole sollecitare le forze politiche ed il governo della Regione a ritrovare una forte visione internazionale, con la speranza che l’impegno espresso su più fronti nel voler recuperare risorse con le variazioni di bilancio, nel corso dell’anno, sia confermato da scelte coerenti e azioni concrete. Scelte che tengano di conto dell’integrazione delle politiche, in modo particolare con i settori che si occupano di immigrazione e di sanità.
La cooperazione internazionale, promossa dai soggetti aderenti al Forum delle Attività Internazionali, andrà comunque avanti, ma senza la forza che una strategia di sistema, come dimostrano anche i percorsi politici intrapresi da altre regioni su questo ambito di intervento, potrà dare. Il rischio di perdere un fondamentale posizionamento, che emergeva invece dal percorso intrapreso dall’assessorato con i seminari e la programmazione di una conferenza regionale, potrebbe pregiudicare importanti opportunità per tutti.
Restiamo a disposizione per qualsiasi confronto con il fare interlocutorio e costruttivo che da sempre caratterizza il nostro operato.